Negli ultimi anni, la mia passione per la musica si è trasformata in una vera e propria professione. Non è stato un percorso facile, ma è stato incredibilmente gratificante e in questo articolo, voglio condividere la mia esperienza e offrire alcuni consigli a chi, come me, sogna di trasformare la propria passione in un lavoro a tempo pieno.

 

Fin da piccolo, la musica è stata una costante nella mia vita. Ho iniziato a suonare all’età di sei anni e, con il tempo, ho imparato a suonare diversi strumenti, per poi arrivare in accademia e innamorarmi dei synthoni! 

Per quanto però per me e per molti la passione per la musica in generale o per un singolo argomento risultino spesso travolgenti, portarli ad essere un lavoro a tempo pieno e a “pagarci le bollette” (come si dice) non è affatto semplice. Ho dovuto infatti affrontare numerose sfide, tra cui la pianificazione del mio lavoro, l’ideazione di un’offerta sensata, la diversificazione e la burocrazia legata all’apertura e alla gestione di una partita IVA.

 

L’importanza di pianificare

 

Non è pensabile, secondo me, fare un qualunque lavoro in campo musicale (musicista, divulgatore, produttore, fonico..) senza avere un piano coerente e ben strutturato.

Per questo il primo passo per me è stato quello di iniziare a mettere sul tavolo tutti i miei talenti, capacità, idee e interessi e andare a cercare di capire come coniugarli in un’offerta che tenga conto di:

 

  • come voglio essere visto dagli altri
  • cosa voglio fare e cosa NON voglio fare
  • cosa posso vendere/offrire, come monetizzare (e quanto??)

 

Oltre a questo è stato fondamentale rendermi conto delle cose che non sapevo fare, dell’investimento di tempo e di soldi per imparare e/o per l’attrezzatura necessaria (nel mio caso computer, casse, synth, videocamere, luci, trattamento ecc.).

 

Non bisogna ovviamente essere ossessionati dall’avere un piano estremamente preciso e rigoroso, il mio piano l’ho visto cambiare decine di volte. Ma se è vero che il piano senza l’azione è inutile, l’azione senza il piano è addirittura dannosa!

Riguardo a questo ho anche fatto un videocorso si personal branding che trovi qui e in cui ti insegno tutto quello che so su come pianificare la propria immagine e la propria offerta per trasformare il tuo amore per la musica in un lavoro.

 

L’importanza di mettersi in regola

 

Quando ho deciso di fare della musica la mia professione, ho capito subito l’importanza di mettersi in regola dal punto di vista fiscale. Aprire una partita IVA non è solo un obbligo legale, ma è anche un modo per dare credibilità al proprio lavoro.

Inoltre in un paese come l’Italia dove la musica è ancora, ahimè, trattata come un hobby o ancora peggio gestita totalmente in nero, aprire unapartita IVA è secondo me un vero e proprio atto di ribellione e di cambiamento per il mondo musicale in cui viviamo.

Più facile a dirsi che a farsi, dirai tu, e c’hai pure ragione dato che la gestione di una partita IVA può essere complessa e richiede tempo ed energia, risorse che sinceramente preferirei dedicare al mio lavoro che (fortunatamente) è già fin troppo!

 

Per questo permettimi di fare una miniparentesi su Fiscozen (con cui ho aperto partita IVA anche io). Fiscozen è un servizio online che offre un commercialista dedicato e una dashboard per gestire la partita IVA. Con l’abbonamento a Fiscozen, ho accesso a un commercialista specializzato nella mia professione, che posso contattare via chat, email o telefono, gratuitamente e in ogni momento. La dashboard mi permette di emettere fatture, calcolare le tasse in tempo reale e vedere il mio fatturato in ogni momento. Loro si occupano di compilare tutti i documenti, della dichiarazione dei redditi e di ricordarmi tutte le scadenze così io mi occupo solo di fare musica, guidare i miei allievi e spipolare con i miei amati synthoni.

 

Dato che ora collaboriamo mi hanno anche offerto il codice “ZEROFRIENDLY50C”, se lo usi per prenotare una consulenza gratuita e senza impegno qui ottieni 50€ di sconto sul primo anno di abbonamento. Il mio consiglio è di sfruttarla (dato che è gratis) anche solo per porre tutte le domande e i dubbi che hai sul mondo della partita iva in modo da iniziare ad orientarti e poter fare di testa tua!

 

Paure e come sconfiggerle

 

Una cosa che chi vuole lavorare in un campo così particolare e difficile come quello musicale sperimenta (me compreso) è la paura. Paura di non farcela, di vedere i propri sforzi che non portano a nulla o di veder crollare ciò per cui tanto abbiamo faticato.

Molti sono spaventati anche proprio dall’idea di mettersi in regola perchè spesso pensano che questo voglia necessariamente dire due cose:

 

  1. si pagano un sacco di tasse, meglio vedere come va prima
  2. da ora si fa sul serio e non si torna indietro

 

Alla prima obiezione posso rispondere, per esperienza, che non è semplicemente così: il primo anno non si pagano affatto le tasse. Dal secondo si paga solo in percentuale su quello che si fattura, quindi incassi zero paghi zero.

 

Alla seconda mi prendo qualche riga in più per rispondere.

“Fare sul serio” è in realtà l’unico modo di fare le cose, specie in questo ambito se non si fa all-in si massimizzano le probabilità di ritrovarsi ad avverare le paure di non essere in grado e di non riuscire. Si potrebbe pensare poi che sia andata così perchè non hai le carte in regola, perchè non hai studiato abbastanza, quando invece il punto è probabilmente che hai affrontato il tuo percorso per trasformare la musica in una professione con il 50% delle tue energie, tenendo sempre un piede fuori e non dando tutto ciò che hai da dare.

In questo lavoro non è possibile farsi strada se non si è presenti con tutta la testa e con tutto il cuore. Quindi, invece che avere paura di fare sul serio, inizia a pensare che fare sul serio, renderti formalmente e concretamente professionista, anche con una partita IVA, è il tuo asso nella manica per riuscire a farcela ed è una risorsa anche per la motivazione e l’attendibilità di cui hai assolutamente bisogno, specie all’inizio. 

Spero che questo breve articolo, l’eventuale aiuto di Fiscozen (che trovi qui) e la condivisione di una piccola parte della mia esperienza e visione personale ti siano di aiuto. Buona fortuna con il tuo percorso!

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