Ti sarà capitato di vedere un sintetizzatore modulare, con tutti quei cavi che penzolano e delle file infinite di “buchi” e manopole. Cerchiamo di capire insieme come funzionano e soprattutto perchè, nonostante l’apparente complessità, è il modo migliore e più semplice di capire la sintesi sonora!
In questo articolo trovi:
- Cos’è un inviluppo e come funziona
- Che tipi di inviluppo esistono
- Idee per usare gli inviluppi
Cos’è un inviluppo e come funziona
Un paio di premesse (forse banali ma) utili:
- nell’inviluppo non “entra” audio né altro(a differenza di filtri o vca)
- un inviluppo è un “controllo” che inviamo su un parametro (ora ti spiego)
- per “emettere” un inviluppo abbiamo bisogno di una seconda tensione che vada a leggerlo.
In che senso è un “controllo che inviamo su un parametro”?
Nel senso che l’inviluppo non è altro che una tensione, un valore variabile, che viene generato (da un generatore di inviluppo, appunto, che d’ora in poi chiameremo “EG”) per poi essere inviato su un parametro da controllare (per saperne di più su filtri, vca, pitch, clicca qui).
Abbiamo generalmente quattro parametri che descrivono il comportamento di un inviluppo:
- Attack (parametro di tempo): quanto tempo impiega l’inviluppo ad andare dal suo minimo al suo massimo valore.
- Decay (parametro di tempo): quanto tempo impiega l’inviluppo ad andare dal suo massimo al suo valore di sustain.
- Sustain (parametro di AMPIEZZA): il valore fisso che verrà mantenuto per la durata di GATE (vedi più avanti).
- Release (parametro di tempo): quanto tempo impiega l’inviluppo, una volta finito il gate, ad andare dal suo valore di sustain al suo valore minimo.
Prendiamo una forma di inviluppo come questa:
e mettiamo caso che stia controllando l’apertura del nostro filtro.
Questo significherà che, se impostiamo il cutoff a 500Hz, il nostro inviluppo “muoverà” il filtro aprendolo fino al suo massimo valore [Attack] (dipende dall’ampiezza dell’inviluppo), per poi tornare [Decay] al valore che impostiamo come [Sustain], mantenerlo per la durata di GATE e poi riportare il cutoff del filtro a 500Hz nel tempo stabilito dalla [Release].
Si ma hai parlato di “durata di GATE”, che roba è??
La maggior parte degli inviluppi (non tutti) vengono “generati” in seguito alla ricezione di un GATE da parte del nostro EG.
Il GATE viene a sua volta emesso da una tastiera (o da un sequencer in alcuni casi) ed è una tensione continua, con un valore fisso, di durata pari al tempo in cui teniamo premuto il nostro tasto.
NB: la Release inizia DOPO la fine del GATE!
Che tipi di inviluppo esistono
In questa sezione cercherò di creare un po’ di scompiglio e senso di smarrimento, mirato solo a suscitare nel lettore un certo grado di curiosità e sete di conoscenza (e anche un po’ a divertirmi dai..)
Abbiamo detto che “Abbiamo generalmente quattro parametri…”, ma non tutti gli inviluppi sono di tipo ADSR-GATE (come quelli descritti fin’ora). Esistono infatti molti tipi di inviluppi, tra cui:
- Inviluppi AD, cioè Attack-Decay, che non avranno quindi Sustain, né Release! Avremo quindi un valore massimo e uno minimo che si susseguono senza soluzione di continuità, andando a creare eventi più percussivi e “brevi”. Nella maggior parte dei casi necessitano di GATE, che leggerà Attack e Decay come di norma.
OCCHIO: se il GATE finisce presto avremo suoni “tronchi” dato che non c’è Release!
- Inviluppi AR, ovvero Attack-Release: niente Sustain e Decay.
Sono sempre inviluppi di tipo percussivo o one-shot, come gli AD, ma stavolta avremo una Release che interverrà sempre, dato che (come abbiamo detto) si scatena al di fuori della durata di GATE. Possono essere di tipo GATE (verrà letto l’Attack con la durata che preferisci e poi innescata la Release) o di tipo TRIGGER (indipendenti dal GATE, ma non ne parliamo oggi).
- Inviluppi complessi come gli DAHDSR (paura eh??), ovvero inviluppi che hanno parametri classici (ADSR) più parametri aggiuntivi come il Delay iniziale o un periodo di Hold tra Attack e Decay.
- Amplificatori con inviluppo integrato, come ad esempio i Low Pass Gate (tipici delle strutture di sintesi west coast)
- Inviluppi ciclici, molto simili agli LFO, ma possiamo scegliere le durate delle varie parti della forma d’onda.
È poi possibile in molti casi scegliere il comportamento della singola fase dell’inviluppo (cioè dell’Attack piuttosto che del Decay o della Release), rendendolo esponenziale, piuttosto che logaritmico, piuttosto che lineare.
La curva impiegherà lo stesso tempo per completare il suo viaggio, ma ci darà una sensazione di comportamento e cambiamento diverso a seconda della forma d’onda: più costante (appunto) quando lineare, più repentino quando esponenziale e più morbido quando logaritmico.
Idee per usare gli inviluppi
Per concludere, qualche spunto per sfruttare al meglio questo strumento semplice (ma non banale) all’interno del tuo synth.
- Il collegamento più classico è quello sull’amplificatore (quindi sul volume) del nostro synthone. Inviluppi con Attack e Decay/Release veloci risulteranno in comportamenti del volume più percussivi e puntuali. Prova a dare un’inviluppo percussivo anche al pitch dell’oscillatore che stai usando, per creare la sensazione di maggiore percussività e punta!
- Un altro collegamento classico è sul VCF (filtro). Abbiamo parlato di inviluppi in un solo senso fin’ora: prova a invertire la polarità (la direzione) del tuo inviluppo per “rigirarlo” e ottenere comportamenti che simulano un suono reverse da alternare a comportamenti percussivi dati dallo stesso inviluppo in polarità non invertita!
- Gli inviluppi non vanno per forza usati per descrivere il comportamento della singola nota, ma possono essere usati per cambiare qualcosa anche molto (MOLTO) lentamente: prova ad impostare un inviluppo con durate di secondi (o minuti!) e ad assegnarlo ad un parametro a scelta, ad esempio il dry/wet di un effetto o l’apertura di filtri e modulazioni. Creerai una sensazione di continua e lenta evoluzione per dare varietà alla tua patch!
- Abbiamo parlato di inviluppi ciclici, che possono quindi essere ripetuti (esattamente come un LFO), prova ad usarli come LFO con forme d’onda complesse, o a salire abbastanza di frequenza da iniziare a sentirli! Potrai, in molti casi, suonare i tuoi inviluppi come oscillatori!
link video yt + articolo synth 2 per approfondire
Non preoccuparti se arriverai al punto di non capire perchè il synth non suona o perchè non fa quello che avevi in testa, è del tutto normale! Inoltre l’unico modo per imparare e fare proprie le cose è sbatterci la testa, trovare problemi che sembrano insormontabili e imparare a risolverli!
Vuoi capire come sfruttare al meglio i tuoi synth e guadagnare un metodo che ti permetta di usarli in maniera cosciente e creativa? Approfondisci la tua passione e addentrati nel mondo del sound design con il mio corso di sintesi e produzione!
Altri articoli che potrebbero interessarti