Ti sarà capitato di vedere un sintetizzatore modulare, con tutti quei cavi che penzolano e delle file infinite di “buchi” e manopole. Cerchiamo di capire insieme come funzionano e soprattutto perchè, nonostante l’apparente complessità, è il modo migliore e più semplice di capire la sintesi sonora!
In questo articolo trovi:
- Cos’è la sintesi modulare
- Come far suonare un modulare
- Guida: creare una patch in VCV rack
- Orientarsi nel mondo hardware
Cos’è la sintesi modulare
perché sbattere la testa è il metodo migliore, cosa ti serve HW
Per prima cosa, va chiarito che (a differenza dei termini FM, sottrattiva, Karplus-Strong, Additiva, ecc.) il termine “modulare” non indica un modello di sintesi, un modo di costruire suoni col sintetizzatore, bensì un formato! Dire modulare, significa dire “diviso in tanti moduli” piuttosto che “sintetizzatore normalizzato, a tastiera” o “semimodulare”.
Un synth modulare può, teoricamente, adottare qualsiasi tipo di struttura e architettura per generare suoni (anche una inventata da noi!).
Il modulare è in realtà la prima forma di sintesi analogica complessa mai esistita (se non si considerano i vari strumenti elettroacustici come ad esempio il Theremin), basti pensare al famoso Moog Modular o al Roland System 100M.
Per il formato eurorack (il più diffuso, di cui parleremo) tutto ha origine più tardi, negli anni ‘90, quando la Doepfer Musikelektronik lo rende popolare e di facile interfaccia utente con i suoi sistemi precablati che trovi qui.
Può sorgere una domanda a questo punto: perchè complicarci la vita con i moduli quando è tanto facile spipolare con i bei synthoni normalizzati che troviamo già in tutti i negozi del quartiere?
Beh, perché:
- Costringersi a fare i cablaggi da zero ci costringe a capire davvero il synth e ad imparare a dominarlo e padroneggiarlo, oltre che ci dà la possibilità di inventare nuove strutture e sperimentare in un modo semplicemente impensabile con qualsiasi altro formato.
- Sono tanto carini tutti quei modulini colorati.
Come far suonare un modulare
“Si ma i moduli costano un casino”
Eh no, caro il mio guascone. Puoi fare tutto ciò che segue in VCV rack e/o in Cardinal (che sono AGGRATIS).
Facciamo insieme un setup di base in VCV per iniziare a spipolare duro!
- Ti serviranno i seguenti moduli (come minimo):
- un’interfaccia MIDI
- un modulo di OUTPUT (per sentire)
- un VCO (oscillatore)
- un VCA (amplificatore)
- un VCF (filtro)
- un paio di EG (inviluppi, envelope generator, se hai dubbi guarda qui) << link “COME FUNZIONANO GLI ENVELOPE”
- un LFO (perché no!)
- un’utility Mixer/Multiplo (prenderemo il “Multiples” della “Audible Instruments”, replica del “Links” della “Mutable Instruments”)
Se vuoi approfondire i singoli elementi del synth ti consiglio di guardare il capitolo #1 della Via del Synth!
- Scegli il controller MIDI che preferisci dalla tua interfaccia MIDI, poi dalla stessa:
- Collega l’uscita V/oct (volt per ottava) all’omonima entrata sul VCO
- Collega l’uscita GATE all’omonima entrata su uno degli inviluppi
- Tenendo premuto CMD (o CTRL su windows), prendi una copia dell’uscita GATE e vai sull’entrata “GATE” del secondo inviluppo
- Ora prendiamo l’OUT (quello sottolineato) del primo inviluppo e lo colleghiamo all’entrata CV del VCA
- Poi prendiamo l’OUT del secondo inviluppo e lo colleghiamo all’entrata “CUT” del VCF
- Portiamo il piccolo attenuatore sopra l’entrata “CUT” tutto a destra
Dammi un secondo per spiegare, altrimenti finisce male.
Stiamo collegando tutti i controlli in voltaggio che serviranno a muovere il filtro con un inviluppo, aprire e chiudere il VCA (quindi il volume) con l’altro inviluppo, controllare il tutto da tastiera e dare anche la nota giusta all’oscillatore.
Dove eravamo..
- Facciamo i collegamenti audio: prendiamo l’OUT della forma d’onda che preferiamo dall’oscillatore e mandiamolo dentro l’IN del VCF
- Prendiamo ora l’uscita LPF (low pass filter) del filtro e colleghiamola all’IN del VCA
- Colleghiamo l’OUT del VCA al canale L/mono della nostra interfaccia AUDIO
- Il gioco è fatto! Se premi un tasto il synth dovrebbe suonare, altrimenti hai sbagliato qualcosa tu perché io non sbaglio MAI*.
Guida: creare una patch in VCV rack
Guarda ti metto anche un video fatto con l’Iphone per capire meglio il tutto: scopri il video
Ora non hai scuse: chiama i tuoi amici e digli che stasera il calcetto non s’ha da fare.
Orientarsi nel mondo hardware
Scherzavo. Per questo dovrai aspettare i prossimi articoli perché ora ho gli indici stanchi. Se hai delle richieste particolari o delle domande non esitare a raggiungerci sul gruppo Telegram Zerofriendly e sulla nostra pagina Instagram!
“La sintesi modulare è un mondo spaventoso, ma se avrai il coraggio di avvicinarlo ti ripagherà con un mondo di sperimentazione sonora ed espressione della tua personalità.”
Mahatma Gandhi
*invece si.
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